Il giorno giovedì 13 giugno 2019, alle ore 18:00, presso la sede sociale della Pro Loco Turriaco in piazza Libertà 35, si è riunita la Commissione giudicatrice del “10° Concorso Poesia in Piazza – Tino Sangiglio”.
Per la Giuria, presieduta dal signor Claudio Grisancich, erano presenti i signori Walter Chiereghin, Flavio Gon, Pier Maria Miniussi e Tullio Svettini.
I componenti la Giuria, dopo aver letto gli elaborati, le cui copie non riportavano, come da regolamento, le generalità degli autori e dopo ampia ed articolata discussione, in sede di confronto determinavano la graduatoria di merito delle opere in concorso, che risulta pertanto essere la seguente:
1° Premio Assoluto 10° Concorso Poesia in Piazza “Tino Sangiglio all’elaborato scritto nella parlata gradese e contrassegnato: – dal numero 32/a e dal motto “Gutta cavat lapidem”, titolo: Biaseto 1
con la seguente motivazione:
“Non celato, ma orgogliosamente rivendicato fin dai titoli delle tre liriche il debito letterario, linguistico ed emotivo con il grande poeta Biagio Marin. Esso viene opportunamente utilizzato in tutti e tre i componimenti per rincorrere una volta di più la serena contemplazione di sé e della propria esperienza umana che non può in alcun modo essere disgiunta da quella del paesaggio lagunare che la circonda, assumendo da esso i singoli componimenti di un trasognato guardare, immersi in un’alba silenziosa, nella venerazione della “biavità” del mare, il sole e la pietra nei quali l’autore si riconosce. La levigata semplicità del periodare poetico richiama e fa propri alcuni stilemi e metafore del più illustre cantore di Grado, che offrono all’autore con continuità preziose occasioni di ritrovarsi fanciullo anche di fronte al “mar grando” ancora da traghettare, persuaso alfine di essere parte di un eterno, enigmatico fluire.
1° premio nella sezione dedicata alla parlata “bisiaca” all’elaborato contrassegnato: – dal numero 25/a e dal motto “Nikita”, titolo: Drento del spec’
con la seguente motivazione:
“Due rametti intrecciati a far da corona a una testa di capelli crespi bastano ad ispirare i versi di Drento al spec’ e da un gesto infantile, guardandosi allo specchio, possono dare la stura ad una profonda valutazione di sé, del proprio percorso esistenziale che approda alla fine ad una rivendicazione quieta ma intransigente di fierezza della propria condizione di donna consapevole dei percorsi affrontati e orgogliosa di una raggiunta autonomia. Nelle altre due liriche presentate, l’autrice conferma la propria capacità di tradurre in parole, ordinatamente composte in ritmi freschi e accattivanti, emozioni che le pervengono tanto da un’occasione corale quale quella della contemplazione di una spiaggia festosamente affollata da una variopinta pluralità, quanto dal riconoscimento, in una donna musulmana, chiusa nella sua “abaya” di una sorellanza affettuosa e solidale”.
Vengono quindi attribuite delle Menzioni speciali ai seguenti elaborati:
10/a, motto “ ’ndemo ‘vanti dei”, titolo: Carena, parlata triestina
21/a, motto “Carso”, titolo: Spigole, parlata fiumana
39/b, motto “Oltra al barcone verte”, titolo: Momente, parlata arcaica di San Martino del Carso
La Giuria decide inoltre di segnalare la seguente opera:
31/a, motto “Reful de bora”, titolo: Ta’l caligo penzo, parlata bisiaca
Successivamente, la giuria procede all’apertura delle buste contenenti le generalità degli autori, abbinate ai motti indicati in precedenza ed il risultato finale è il seguente:
1° Premio Assoluto:
32/a, motto “Gutta cavat lapidem”:
Sig. Emilio Devetta
1° Premio Parlata Bisiaca:
25/a, motto “Nikita”:
Sig.ra Graziella Sgubin
Menzioni speciali:
10/a, motto “ ’ndemo ’vanti dei”:
Sig.ra Patrizia Sorrentino
21/a, motto “Carso”:
Sig.ra Ticiana Pulich
39/b, motto “Oltra al barcone verte”:
Sig. Ivan Crico
Segnalazioni:
31/a, motto “Reful de bora”:
Sig. Amerigo Visintini
I lavori si chiudono alle ore 19:20.
Turriaco, 13 giugno 2019
Claudio Grisancich
Presidente della Giuria